Mostra fotografica
Massimo Pastore
dal 5 al 30 novembre 2025
de Bonart Naples, Curio Collection by Hilton
Un manifesto artistico e sociale
Santi Migranti nasce come riflessione profonda sulla migrazione.
Di questo progetto artistico, il critico d’arte Anita Pepe scrive:
“Vennero dall’Oriente, dall’Africa, dal Nord Europa… fuggirono, furono deportati, cercarono una nuova casa e una nuova vita. Non sapevano di essere santi: lo sono diventati. Ma poi, in fondo, a cosa serve un’aureola? Secondo Massimo Pastore, a ricordare che l’umanità si è sempre mossa. Sempre. Non solo oggi, tempi tumultuosi in cui il rimescolamento demografico ci coglie alla sprovvista, ci prende alla pancia. Ci fa paura.” Ogni figura rappresenta una storia di coraggio, di un nuovo inizio e di libertà, come quella di Patrizia, fuggita da Costantinopoli per naufragare a Napoli o quella di Brigida di Svezia, che lasciò la sua terra per diffondere la sua fede, soprattutto in Italia, dove poi morì.
Una coperta isotermica, elemento/simbolo di protezione e accoglienza, avvolge ognuna delle persone-icone.
Le fotografie di grandi dimensioni che compongono il progetto “Santi Migranti”, sono stampate su carta per affissioni e sono pensate per essere collocate in luoghi pubblici, spesso senza autorizzazione.
Vernissage – 5 novembre 2025, ore 18:30
La mostra sarà inaugurata il 5 novembre con un vernissage riservato, alla presenza dell’artista.
La serata si aprirà con un intervento di Massimo Pastore, che introdurrà la genesi del progetto, e proseguirà con un rinfresco dedicato agli ospiti, in un’atmosfera di raffinata convivialità e incontro culturale.
Ingresso libero.
L’artista
Massimo Pastore
(Napoli 1971)
Nel 1997 inizia il suo rapporto con la fotografia specializzandosi nelle tecniche di stampa del bianco e nero analogico, contestualmente sceglie di utilizzare la macchina fotografica come principale mezzo espressivo, concentrando la propria ricerca personale sulla relazione tra visibile e invisibile, tra uomo e ambiente. Nel 1999 inaugura a Napoli la sua prima personale di fotografia Contestualmente alla sua ricerca artistica collabora con alcune organizzazioni per le quali organizzando corsi di fotografia e di sviluppo e stampa del bianco e nero rivolti a ragazzi socialmente disagiati. Nel 2003 si diploma in fotografia all’IEAO di Perugia e segue diversi workshops di fotografia. Nel 2006 crea con Antonio Maiorino PrimoPiano Napoli, laboratorio personale e collettivo e galleria impegnata nella ricerca e nell’esposizione di artisti che lavorano con la fotografia. Le sue fotografie sono state pubblicate su quotidiani e riviste italiane e internazionali. Dal febbraio 2019 è impegnato nel progetto di arte pubblica “Santi Migranti. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Espone le sue opere in mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Nel 2020 si trasferisce da Napoli nel borgo Foresta di Tora e Piccilli sul vulcano di Roccamonfina, dove ha fondato con Maiorino – Corpo Celeste _ Costantemente Temporaneo, uno spazio ibrido dedicato all’arte che si inserisce nel Progetto “Borgo Culturale di Foresta”.
‘Santi Migranti’ di Massimo Pastore
a cura di Antonio Maiorino Marrazzo
Mercoledì 5 novembre 2025 ore 18:30
Hotel de Bonart Naples, Curio Collection by Hilton
Santi Migranti è un progetto artistico che ha, nella sua forma di manifesto per pubblica affissione, il dichiarato carattere di non addomesticabilità e sottomissione al politicamente accettabile, sempre mutevole e dipendente dai potenti che intendono con l’opera d’arte avere una ‘copertura’ intellettuale e culturale che soddisfi le loro azioni, che veicoli in maniera sotterranea e apparentemente ‘democratica’ la loro ideologia. La pubblica affissione non autorizzata delle opere di Massimo Pastore è connaturata all’idea stessa di Santi Migranti che nasce quale reazione dell’artista al crescente e diffuso aggressivo sentimento anti-migranti che ha ormai contaminato tutto l’Occidente.
Dal 2019 Massimo Pastore, con l’obiettivo di offrire una risposta ponderata e non violenta ad una diffusa propaganda contro lo straniero, smaschera l’ipocrisia di coloro che, nonostante si professino cristiani, colpevolmente dimenticano la natura migrante dei santi che venerano: uomini e donne, poi divenuti figure di culto, che da sempre hanno peregrinato e, approdando sulle nostre sponde, hanno diffuso la loro cultura e hanno condiviso la nostra. Alla parola d’odio Anti-Migranti l’artista ha aggiunto al prefisso di avversione anti, la lettera S creando così la sua personale locuzione ideale Santi Migranti. La decisione dell’artista è stata quella di realizzare tali opere fotografiche aderendo alla tradizionale universale iconografia formale avvolgendo però i Santi rappresentati in una coperta isotermica, la stessa data ai migranti durante le fasi di primo soccorso. I Santi Migranti sono stati affissi, in una sorta di pellegrinaggio continuo, in decine di città italiane ed europee, da Bruxelles, all’esterno del Parlamento, fino a Lampedusa.
L’esposizione di Santi Migranti presso l'hotel de Bonart Naples è la prima mostra di questo progetto in un luogo protetto, sebbene sia esso stesso di natura pubblica e trasversale, con il dichiarato intento di preservarne l’identità e l’indomita essenza.