Cercai bellezza quando
mi sembrava non esistere.
Ho cercato il silenzio
quando mi era sembrato perduto.
SILENZIO NAPOLETANO di SERGIO SIANO
dal 25 giugno al 31 luglio
Vernissage Mercoledì 25 Giugno, ore 18:00
Finissage Giovedì 31 Luglio, ore 18:30
Discorso a cura dell’artista Sergio Siano e, a seguire, un piccolo rinfresco per gli ospiti.
Napoli è spesso raccontata attraverso il rumore, esiste però un’altra Napoli, invisibile e potente, che vive nel silenzio.
È a questa città sommersa e intima che rende omaggio Silenzio Napoletano, la mostra fotografica di Sergio Siano ospitata negli spazi dell’Hotel de Bonart Naples, Curio Collection by Hilton. Silenzio Napoletano non è solo una raccolta di fotografie: è un’esperienza emotiva. Un percorso visivo che svela la voce segreta della città. L’obiettivo di Sergio Siano attraversa luoghi noti e nascosti, restituendoci una città che si svela solo a chi ha il coraggio di ascoltare davvero il silenzio.
BIO - SergioSiano
Sergio Siano (Napoli, 1969) fotografo e fotoreporter, autore di numerose pubblicazioni. Figlio d’arte, inizia a fotografare a 16 anni concentrando la sua ricerca su ciò che lo circondava: la vita della gioventù dei Quartieri Spagnoli di cui lui è originario sarà sempre presente negli scatti anche più maturi. I suoi ritratti del Pibe D’oro restituiscono un’immagine privata, lontana dai riflettori, di un Maradona più umano. Allo stesso modo, nel ciclo dei I Silenzi Napoletani emerge la ricerca di Siano sul tema degli spazi e del loro riempirsi-svuotarsi di significato. Siano ha pubblicato, tra gli altri, per Mondadori, Intra Moenia, Roberto Nicolucci Editore, Rogiosi, Langella Edizioni.
BIO - Kaos48
Kaos48 è un movimento artistico, culturale e sociale nato a Napoli nel 2018 da un’idea di Fabrizio Scomparin e Stefano Nasti. Nel dicembre 2024, evolve in un progetto di ricerca indipendente sull’avanguardia artistica napoletana, curato da Daria TDA, e ospitato negli spazi di AreaLab35 al Centro Direzionale di Napoli. Il progetto prende avvio dalla pubblicazione trasversale dell’Archivio privato di Lucio Amelio e si inserisce in un’idea di “gallerismo della gratuità”, che mira a restituire
valore intrinseco all’opera d’arte, liberandola dalle logiche di mercato e status. Ispirandosi al pensiero di Joseph Beuys (“ogni uomo è artista”), Kaos48 intende ricostruire un dialogo generazionale nel campo dell’arte contemporanea, proprio all’interno dello spazio istituzionale occupato dall’avanguardia. Il nome richiama l’idea di avanguardia distruttiva: si propone come nuovo centro per la gioventù napoletana reattiva.